lunedì 26 dicembre 2011

B. Miraglia

Biagio Miraglia 
(Strongoli, 15 gennaio 1823Firenze, 1 aprile 1885) è stato un poeta e patriota italiano.

Biografia

Figlio naturale di Francesco Saverio Miraglia, un possidente di Cosenza, e di Anna Loria, fece gli studi medi al seminario di Cariati, poi al famoso collegio italo albanese Sant'Adriano di San Demetrio Corone; si laureò in teologia a Napoli e venne infine ordinato sacerdote.
Come poeta Biagio Miraglia si è formato nel cenacolo di giovani poeti calabresi, estremisti in politica e romantici in letteratura che attorno agli anni '40 dell'800 partecipavano al dibattito culturale con Domenico Mauro e Vincenzo Padula. Tipicamente, le sue prime composizioni in versi assumevano i toni della novella byroneggiante ambientata in un cupo paesaggio della Sila.
Repubblicano in politica fece parte della setta "I figli della giovine Italia" fondata da Benedetto Musolino e Luigi Settembrini. Nel 1844 fu condannato a 6 anni di reclusione per adesione ai moti cosentini del 15 marzo 1844 che diedero origine alla spedizione dei Fratelli Bandiera. Evitò il carcere fuggendo all'estero, in Grecia. Dopo aver gettato la tonaca, nel 1848 appoggiò le forze costituzionali e democratiche nelle Due Sicilie dirigendo giornali ("Il Calabrese", "L'Italiano delle Calabrie"), partecipando alla lotta armata in Calabria con Giuseppe Ricciardi e Domenico Mauro e all'insurrezione della Calabria; repressa quest'ultima, condannato a 25 anni di carcere, si recò a Roma dove si batté per la Repubblica Romana (1849) con gli scritti, sul giornale "Il Positivo", e con le armi.
Successivamente si moderarono i toni cupi dei suoi versi, sia quelli della sua militanza politica. Rifugiato nel Piemonte, nel 1857 aderì alla Società nazionale italiana sposando la politica di Cavour. Dopo l'unità d'Italia fu prefetto del Regno a Pisa e a Bari.


Murge

Una  collina denominata Le Murge si erge a pochi chilometri da Strongoli, 
un grande paese in provincia di Crotone che ebbe un ruolo importante nel periodo di maggiore espansione politica dei Lucani (IV secolo a.C.), tanto da essere definita da Strabone "metropolis tòn Leukanòn". Su Strongoli/Petelia, sui suoi trascorsi in età magnogreca e successivamente in età romana, esiste una copiosa documentazione archeologica, di siti, manufatti e ricerche testimonianti il ruolo che l'antica Petelia svolse nei secoli,

sabato 17 dicembre 2011

Notizie su Strongoli (KR)

INFORMAZIONI SUL COMUNE DI Strongoli
comuni italiani
Regione Calabria Provincia Crotone KR
Cap 88816
Coordinate 39.266666700000000 17.050000000000000
Mappa Strongoli
Prefisso Tel. (+39) 0962
Codice Istat 101025
Codice Catastale I982
Abitanti 6.295 abitanti (01/01/2010 - ISTAT)
Altitudine 342
Superfice (Km2) 85
Abitanti (Km2) 73.81
Famiglie 2044
Abitazioni 5954
Cittadini strongolesi
Targa provincia KR
Patrono Madonna delle Grazie
Festa Patronale 14 agosto
Farmacie Farmacie
Sindaco Luigi Arrighi
Indirizzo Comune Via Vigna del Principe - 88816 Strongoli - ITALY
Fax 0962 89366
Telefono 0962 81051
Piazza Storica Strongoli
Comuni limitrofi

sabato 10 dicembre 2011

Gemellagio Strorico Culturale Strongoli e Roma

Gemellagio Strorico Culturale Strongoli e Roma
Il castello di Strongoli, in provincia di Crotone, sorge sul punto più alto del paese su quella che un tempo doveva essere l’acropoli della città di Petelia, una delle più interessanti ed evolute della Magna Grecia in Calabria. Qualcuno ipotizza che il termine ‘Strongoli’ derivi dal greco ‘strongylos’ col significato di rotondo: Petelia, dopo aver resistito eroicamente all’assedio portatole dai Cartaginesi di Annibale, venne ricompensata da Roma per la fedeltà dimostrata con enormi privilegi rispetto alle altre città che invece avevano optato per il passaggio al nemico. Il castello di Strongoli doveva essere completo nel V secolo d.C. ma le notizie sono piuttosto confuse: si sa che fu distrutto probabilmente a seguito delle invasioni saracene, ma venne più volte parzialmente ristrutturato dai feudatari che si avvicendarono da queste parti, che lo utilizzarono dapprima come abitazione signorile e poi come magazzino o riparo per le greggi. Dopo aver ospitato anche una scuola negli Anni Cinquanta, la struttura è abbandonata a se stessa. Tuttavia sono ancora visibili le vestigia di un glorioso passato, con spesse mura in pietra, archi, resti di scalinate e torri di guardia a due piani e a base circolare. Molto bello è il panorama che si gode da quassù e molti visitatori ne approfittano per scattare qualche foto di Strongoli dall’alto o farsi ritrarre all’interno delle strutture più caratteristiche. Vi segnaliamo un’ultima curiosità: la torre a Sud-Est è detta “Torre mozza” in quanto era il luogo in cui, nel Medio Evo, si eseguivano le condanne a morte.